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Dovete sapere che in tenera età ero un bambino sempre in movimento. Fermo ci stavo solo a mangiare.
A 5 anni i miei decisero di portarmi a vedere Tosca al Teatro Comunale di Firenze, con una certa apprensione, vista la mia spiccata vivacità.
Inaspettata fu la mia reazione a quella che per me rappresentava un’autentica novità: il babbo e la mamma mi hanno sempre detto che non mi mossi mai dalla poltrona, neanche durante gli intervalli.
Quella Tosca fu un colpo di fulmine, dal quale si è sviluppata, in un tempo relativamente breve, la mia grande passione per la musica. Passione che mi ha portato a fare dell’arte dei suoni la mia professione.
Senza ombra di dubbio, posso scrivere che la musica ha caratterizzato, influenzato, modellato la mia vita.
Forte è in me la volontà di trasmettere al pubblico dei miei concerti la meraviglia, la magia, l’unicità che l’arte dei suoni desta nel nostro intimo.
Tengo a sottolineare che quando suono in concerto non lo faccio per i soldi. Il mio primo sentire è condividere con il pubblico la magia della musica, poi, visto che lo faccio di lavoro, occorre anche un adeguato onorario.
Direi che i soldi sono una scontata conseguenza.
Esempi di trascrizione
Adattamento per i 3 clarinetti del Trio Opéra "Danza dei piccoli schiavi mori" tratta dall'atto II dell'Aida di Giuseppe Verdi
Vissi d'arte" tratta dall'atto II della Tosca di Giacomo Puccini
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Con questo video inizia un ciclo (a cadenza settimanale) nel quale vi parlerò ed illustrerò la tecnica clarinettistica, partendo proprio dalle basi, che più basi non si può.
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Studio n. 10 dai 16 studi moderni per clarinetto